Il gioco è ottimo per rompere il ghiaccio e imparare a conoscersi. Stimola l’espressione libera di sé e l’ascolto dell’altro. È un modo divertente per coinvolgere tutti e creare un buono spirito di gruppo.
Come si gioca?
Il gioco segue la stessa dinamica del gioco NELLA BUSTA DELLA SPESA. Ci si dispone in cerchio, in piedi, rivolti verso il centro. Un giocatore inizia il gioco facendo un gesto o un movimento a sua scelta, anche con l’aggiunta di un verso o un urlo, se vorrà. Il giocatore alla sua sinistra dovrà ripetere il movimento del compagno e fare il suo. Si prosegue allo stesso modo fino alla fine del giro: ognuno dovrà ripetere tutti i gesti fatti dai compagni prima di lui e aggiungere il proprio. L’ultimo dovrà riuscire a ricordarseli tutti!
Suggerimenti?
Se qualcuno si sente in imbarazzo a fare dei gesti è importante non forzarlo, né farlo sentire a disagio. In tal caso, si può posizionare il giocatore nei primi posti, dopo l’animatore, in modo che non debba ricordare troppi gesti e suggerirgli un gesto semplice da fare. Altrimenti si può optare per la variante senza memorizzazione. In ogni caso, l’importante è cercare di farlo sentire comunque accettato e coinvolto. In generale è importante stare attenti che non ci siano giudizi in merito ai gesti scelti o fatti dai vari giocatori, in modo che nessuno rischi di sentirsi offeso o escluso.
Variante?
Lo stesso gioco si può fare in moltissimi modi, con o senza la ripetizione/memorizzazione, quindi anche solo con l’espressione a turno della propria “versione”: l’obiettivo del gioco, più che riuscire a ricordare tutti i gesti, è proprio la possibilità di esprimersi e imparare a conoscersi. Si può chiedere ai giocatori di fare versi strani o enunciare parole senza senso, fare un urlo liberatorio, dire o urlare i propri nomi in modo particolare, dire una parola per descriversi (carino, ad esempio, è chiedere un aggettivo che abbia la stessa iniziale del proprio nome), fare (o cantare) un saluto in modi diversi… L’importante è che l’espressione rimanga libera!